Anfiteatro degli Scavi

L’Anfiteatro di Pompei: Un Testimone Silenzioso della Storia Romana

L’Anfiteatro di Pompei, situato nella città antica di Pompei, è il più antico anfiteatro romano conosciuto ancora esistente. Costruito nel 70 a.C., poco dopo la fondazione della colonia romana, per volere dei magistrati Caius Quinctius Valgus e Marcus Porcius, esso rappresenta un esempio eccezionale di architettura romana e un affascinante testimone del passato.

La sua capienza di 20.000 spettatori, provenienti non solo da Pompei ma anche dalle città limitrofe, sottolinea l’importanza e la centralità dell’anfiteatro nella vita sociale e culturale dell’epoca. La sua posizione periferica facilitava il movimento di un numero così elevato di persone, garantendo accessi agevoli alle gradinate superiori tramite scalinate esterne a doppia rampa e alle gradinate inferiori attraverso un corridoio in discesa.

L’arena, separata dagli spalti da un parapetto affrescato con scene di gladiatori, era il palcoscenico di spettacoli cruenti e coinvolgenti, come combattimenti tra gladiatori e cacce di animali selvatici. Le iscrizioni ancora visibili sul parapetto riportano i nomi dei magistrati che finanziarono la costruzione delle gradinate, a testimonianza del prestigio e dell’importanza sociale associate all’anfiteatro.

Un evento significativo, che illustra la passione e la rivalità che animavano gli spettacoli gladiatori, si verificò nel 59 d.C.: una rissa tra tifosi pompeiani e nucerini sfociò in una sanguinosa battaglia, conclusasi con la morte di alcuni partecipanti. Il Senato romano, per punire la violenza, ordinò la chiusura dell’anfiteatro per dieci anni. La sospensione venne revocata solo nel 62 d.C., dopo il terremoto che devastò la città.

L’Anfiteatro di Pompei, sopravvissuto all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che seppellì la città, è stato riportato alla luce dagli scavi archeologici del XIX secolo. Oggi, esso si erge come un monumento imponente e suggestivo, offrendo ai visitatori un’immersione affascinante nell’antica civiltà romana e nelle sue forme di intrattenimento. Le sue rovine, conservate in modo eccezionale, ci permettono di immaginare l’atmosfera vibrante e carica di adrenalina che caratterizzava gli eventi gladiatorii e di riflettere sulla storia e sulle sue complesse sfaccettature.